Come ogni anno la Japanese Kanji Proficiency Society ha scelto l’ideogramma che più di tutti rispecchia l’anno appena passato.
Per questo 2018 l’organizzazione ha optato per l’ideogramma sai (災) ovvero disastro, ma anche sfortuna. Nel 2018, il Giappone è stato infatti colpito da diverse calamità naturali che hanno portato morte e distruzione in diverse zone dello stato. Prima, ci sono state le piogge torrenziali a ovest del paese, seguite poi da forti terremoti nell’Hokkaidō, nella prefettura di Shimane e a Ōsaka e da potenti uragani che hanno devastato le rive del Giappone. In estate si sono inoltre verificate temperature elevate che hanno portato alle morte di diversi anziani.
Altre “calamità” sono invece quelle procurate dall’uomo. Di recente è infatti scoppiato uno scandalo nel mondo dello sport giapponese dove alcuni allenatori hanno abusato della loro posizione per molestare le loro atlete e per imporre loro condizioni di allenamento e di vita durissime per ottenere risultati migliori. Ultimo, ma non meno importante, il disastro legato al furto delle criptovalute.
Con questo kanji, si vuole quindi accrescere nella popolazione la consapevolezza dell’importanza della preparazione per le emergenze e il senso del dovere di ogni cittadino.
L’annuncio è stato fatto, come sempre, durante una cerimonia all’interno del tempio Kyomizu a Kyōto, dove l’alto sacerdote Seihan Mori ha scritto il carattere su una grande tela utilizzando inchiostro e pennello.
Fonte: Nippon.com